Attualità

Negli ultimi anni, il mondo della topografia ha assistito a una trasformazione radicale, probabilmente la più significativa dall’introduzione degli strumenti ottici, come teodoliti e stazioni totali, che sostituirono bindelle e squadri agrimensori. Questa nuova rivoluzione è caratterizzata dalla diffusione e dall’accessibilità delle cosiddette “nuvole di punti”, ottenute tramite tecnologie avanzate come laser scanner, fotogrammetria con drone, tecnologie SLAM (Simultaneous Localization and Mapping) e LiDAR (Light Detection and Ranging).elle nuvole di punti nel rilievo tecnico.

Dal vecchio al nuovo paradigma


Storicamente, il rilievo tecnico era “punti per rilievo”: il professionista, già prima di iniziare il lavoro sul campo, sapeva esattamente cosa avrebbe dovuto restituire e pertanto acquisiva soltanto i punti strettamente necessari. Questo metodo comportava il rischio concreto che, qualora il tecnico avesse dimenticato un punto o un dettaglio, sarebbe stato costretto a tornare nuovamente in sito, aumentando inevitabilmente tempi e costi.

Oggi, invece, con il paradigma “rilievo per punti”,
la situazione è radicalmente cambiata. Le nuvole di punti permettono, infatti, di acquisire rapidamente ed economicamente tutto il contesto tridimensionale dell’oggetto o della superficie da rilevare. Il tecnico non deve più preoccuparsi di “cosa potrebbe servire” in fase di restituzione perché ha già tutto disponibile nel modello 3D generato in campo. Eventuali dimenticanze diventano problemi marginali risolvibili direttamente in ufficio, senza ulteriori uscite sul campo.


Nuove tecnologie, nuovi profili professionali

Questo cambio di paradigma non è stato soltanto tecnologico, ma ha trasformato profondamente anche l’organizzazione del lavoro e la tipologia di personale impiegato. Fino a pochi anni fa, il rilievo richiedeva squadre di persone esperte sul campo, coordinate per raccogliere informazioni precise e limitate. In ufficio, bastava spesso un singolo tecnico per effettuare la restituzione grafica.

Oggi, invece, il lavoro in campo può essere svolto da una singola persona con lo strumento adatto. La restituzione, tuttavia, ha incrementato notevolmente il fabbisogno di tempo e competenze specialistiche, poiché il modello tridimensionale ottenuto contiene un numero estremamente elevato di dettagli. Questo aspetto richiede competenze diversificate: dal disegnatore CAD al modellatore BIM, fino agli esperti nella gestione e nell’analisi di modelli 3D complessi.


Nuove regole per preventivi e budget


L’introduzione di queste tecnologie ha modificato anche il modo di realizzare preventivi economici per i lavori topografici. In passato, il preventivo si basava principalmente sulla durata del rilievo e sulla quantità di personale coinvolto sul campo. Oggi, invece, il tempo dedicato alla restituzione e all’elaborazione dei dati acquisiti supera nettamente quello della fase di rilievo, con rapporti che vanno mediamente da quattro a dieci volte superiori. Questo spostamento deve essere chiaramente compreso e integrato nei preventivi per evitare sottostime e perdite economiche.

Inoltre, occorre considerare attentamente l’ammortamento della strumentazione tecnologica che, oltre ad essere costosa, tende a diventare obsoleta rapidamente, con cicli tecnologici che spesso non superano pochi anni. Trascurare questo aspetto può comportare gravi errori nella pianificazione economica dei progetti.


Conclusioni: gestire la rivoluzione con consapevolezza

Le nuvole di punti rappresentano dunque un salto evolutivo nel campo della topografia e del rilievo tecnico, offrendo opportunità straordinarie di accuratezza e flessibilità. Ma per cogliere davvero queste opportunità è necessario che tecnici, ingegneri, architetti e geometri prendano consapevolezza di queste nuove dinamiche operative, adattando rapidamente competenze, metodi e approcci gestionali.

È fondamentale, quindi, acquisire familiarità con le nuove tecnologie e gestire attentamente le risorse umane e finanziarie, per trasformare questa rivoluzione da sfida potenzialmente critica in una straordinaria occasione di crescita professionale e aziendale.

a cura di Pino Mangione (Topoprogram) per AIST

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